Le regole del Venerabile è l’autobiografia fittizia di Licio Gelli, il capo della Loggia P2, sotto forma di confessione privata, ma completamente aderente alle risultanze storiche e documentali, resa a un carceriere durante la sua permanenza in una prigione svizzera. In dieci episodi, corrispondenti ad altrettante regole di vita da lui stesso inventate, il maestro massonico che convinse molti di avere in pugno le sorti dell'Italia racconta la sua vita più avventurosa di un film, mischiando realtà, bugie e perle di ineguagliabile saggezza nella comica demistificazione di un personaggio Larger than life.
Sconfitti gli invidiosi e i maligni, e conservato il controllo della Loggia P2, Gelli si domanda quanto denaro costerebbe infiltrare la Repubblica con i suoi uomini, e su quali forze può contare. Qualche decina di miliardi, e l'Italia sarebbe nelle mani della P2. Intanto continua a bazzicare i fascisti toscani, che molla nell'estate del 1974, quando una bomba fa strage sul treno Italicus. Lo consola l’amicizia con il giornalista Mino Pecorelli, di grande aiuto nello sconfiggere i nemici in seno alla massoneria. L’arresto del bandito marsigliese Bergamelli, a capo di un’anonima sequestri che opera a Roma e che minaccia di rivelare la rete dei suoi protettori, mette però di nuovo tutto a rischio.
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