Fontecupa. Il mistero di Serena Mollicone è un'inchiesta che ricostruisce il celebre caso di Serena Mollicone, la diciottenne di Arce (Frosinone) ritrovata cadavere in un bosco nei pressi di Fontana Liri il 1° giugno 2001, due giorni dopo la sua scomparsa. Dopo un inizio incerto, le indagini vengono affidate all'Unità Analisi Crimini Violenti, un organismo specializzato della Polizia di Stato, che individua il responsabile in un carrozziere del posto, Carmine Belli. Durante il processo però l'atto di accusa si rivela inconsistente, e il malcapitato carrozziere viene assolto. Nel frattempo nella caserma di Arce giunge un nuovo comandante, il maresciallo Evangelista, che, insospettito dal comportamento ambiguo di alcuni dei suoi sottoposti, già in forza nel 2001, riapre le indagini. Evangelista si convince che il delitto si sia consumato proprio all'interno della caserma, in cui la ragazza si sarebbe recata il giorno della sua scomparsa...
Interrogato, Carmine sembra sapere molto di più di quanto dica. Lui, una ragazza molto simile a Serena l'ha vista di sfuggita, dalla sua auto, e proprio il giorno della scomparsa, mentre litigava con un biondino. Gli investigatori provenienti da Roma, in sostituzione dei predecessori che non hanno trovato l'assassino, ritengono che il carrozziere menta e che sia il vero responsabile del delitto. Le sue contraddizioni, le sue bugie, lo conducono al suo arresto. Nonostante professi la propria innocenza, il 14 gennaio 2004 una richiesta di condanna a 24 anni di carcere cade su di lui come una mannaia.
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